Tra Miti e Alberi Sussurranti: Il Mio Viaggio Nelle Foreste del Mondo - Dove vuoi tour

Tra Miti e Alberi Sussurranti: Il Mio Viaggio Nelle Foreste del Mondo

Ricordo ancora la mattina in cui, zaino in spalla, mi addentrai nella Foresta di Brocéliande, in Bretagna. Il suo nome evocava antiche storie di cavalieri e magie celtiche. Fu come varcare una soglia temporale: tra i tronchi muschiati e le fronde che oscillavano lievi, mi sembrava di udire i sussurri del Mago Merlino che, secondo la leggenda, avrebbe dimorato tra questi alberi. Ogni mio passo produceva un crepitio sommesso sul tappeto di foglie secche e, a ogni battito di ciglia, mi aspettavo di scorgere fate e creature misteriose.

Un incontro inaspettato: mentre cercavo un sentiero nascosto, mi sono imbattuta in un curioso scoiattolo che mi ha seguita per qualche metro, quasi volesse farmi da guida silenziosa. L’ho soprannominato “Coda Rossa” e, a un certo punto, è saltato su un tronco caduto e mi ha guardata con aria incuriosita. Ho quasi avuto la sensazione che cercasse di comunicare qualcosa, come se fosse davvero il messaggero di qualche spirito celtico.

Per la Giornata Mondiale delle Foreste, ho deciso di concedermi un itinerario fuori dai soliti schemi: un viaggio tra boschi dall’aura leggendaria, dove natura, storia e miti si fondono per creare esperienze irripetibili. Per me, le foreste sono creature viventi, custodi di segreti millenari che meritano rispetto e ammirazione.

La mia tappa successiva mi ha portata nel lontano Madagascar, alla scoperta della Foresta di Tsingy. È un groviglio affascinante di pinnacoli calcarei che si ergono come cattedrali di pietra, svelando un paesaggio quasi alieno. Camminando sui ponti sospesi, mi sentivo minuscola tra quelle guglie acuminate, e allo stesso tempo protetta dalla loro imponenza.

Un aneddoto da brivido: proprio mentre attraversavo un tratto un po’ più stretto, ho notato un lemure curioso che si aggirava su uno spuntone roccioso. In un attimo, ha lanciato un urlo piuttosto acuto, facendomi sobbalzare. Per un istante, ho temuto che volesse attaccarmi, ma poi ho scoperto che il lemure urlava per richiamare i suoi simili. Quando hanno risposto in coro, è sembrata quasi una piccola orchestra della giungla. Sono rimasta lì, a mezz’aria sui ponti, con lo sguardo rapito e il cuore che batteva forte per l’emozione.

Volando in Asia, mi sono immersa nelle fitte foreste del Borneo. L’umidità mi avvolgeva come un caldo abbraccio, e il silenzio veniva rotto dagli schiamazzi delle scimmie nasiche e dal canto degli uccelli esotici. Lì ho scoperto come le popolazioni indigene intreccino credenze antiche e rispetto profondo per l’ambiente: ogni albero, ogni fiume è parte della loro identità.

Un momento di panico… e di meraviglia: durante un’escursione in canoa, ho avvistato il muso di un coccodrillo che spuntava poco distante. Mi sono pietrificata per un attimo, la pagaia stretta tra le mani, ma la guida locale mi ha rassicurata con un sorriso. Mi ha spiegato che nella loro tradizione il coccodrillo è considerato un “guardiano del fiume” e, finché si naviga con rispetto, non c’è nulla da temere. Di lì a poco il rettile, con un potente colpo di coda, è scomparso nella corrente. Il mio battito cardiaco, invece, ha impiegato qualche minuto in più per tornare regolare!

Tornata in Italia, ho deciso di concludere il mio viaggio nella splendida Foresta Umbra, nel cuore del Gargano. Qui, sotto la maestosità degli alberi secolari, ho riscoperto le storie popolari pugliesi: si mormora di piccoli folletti e spiriti danzanti che animano le notti di luna piena.

La foresta è un ecosistema vibrante, dove ogni albero, animale e leggenda è parte di un racconto più grande. Festeggiare la Giornata Mondiale delle Foreste non significa solo riconoscerne l’importanza per l’ossigeno e la biodiversità, ma anche riscoprire il loro valore culturale e spirituale, che da secoli influenza popoli e tradizioni.

Rivedere le foto di questi boschi incantati mi fa sorridere: penso ai “messaggeri silenziosi” come Coda Rossa, ai lemuri canterini, ai coccodrilli guardiani e alle storie dei folletti che animano le foreste. Se c’è qualcosa che voglio consigliare, è di partire con rispetto e curiosità, lasciarsi affascinare da ogni suono e ogni ombra, e ricordare sempre che siamo ospiti di un mondo millenario. In cambio, la foresta saprà avvolgervi con la sua magia, restituendo emozioni indimenticabili anche quando sarete lontani dai suoi rami e dal suo respiro verde.

Buona Giornata Mondiale delle Foreste… e che la meraviglia vi accompagni in ogni passo tra gli alberi!

Anna Scapin
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Cosa devi assolutamente sapere prima di partire per il Giappone?

Il Giappone è un paese dal grande fascino, diviso tra tradizioni millenarie e innovazioni tecnologiche. Come per ogni destinazione è bene non partire impreparati. Scopri le 5 cose da sapere prima di andare in Giappone.

1. Ricordati i contanti

Nonostante la carta di credito sia accettata nella maggior parte delle grandi attività, alcuni business più piccoli potrebbero accettare solo i contanti. Meglio avere sempre degli Yen in contanti con sé. Ah, e non lasciare mai la mancia, non è visto di buon occhio

2. Assicurati la connessione Wi-Fi

I Wi-Fi pubblici esistono, ma non possono garantirti una connessione costante. Valuta l’opzione di noleggiare un Wi-Fi tascabile per restare sempre conness* senza dover pagare costi di roaming aggiuntivi o acquistare una SIM locale.

3. Occhio all’etichetta

L’etichetta giapponese è molto diversa da quella italiana. Ricordati di non mangiare né parlare al telefono sui mezzi pubblici e non parlare ad alta voce. In alcuni ristoranti potrebbero chiederti di lasciare le scarpe all’ingresso e dovresti dover coprire i tuoi tatuaggi per entrare in un onsen

4. Bevi e fuma responsabilmente

In Giappone tendenzialmente si beve solo nei locali o subito fuori dalla porta di essi. Per quanto riguarda il fumo, non si può fumare per strada ma esistono aree designate per i fumatori in alcuni ristoranti e bar e all’aperto.

5. Capisci gli indirizzi

Un indirizzo giapponese inizia con la città, poi riporta il quartiere, l’area specifica del quartiere e infine il numero di isolato. Per questo motivo, i servizi di GPS online spesso non ti porteranno nel posto che stai cercando, ma solo nelle vicinanze

5 città da visitare
assolutamente in Giappone

Il Giappone è un paese dalle mille sfaccettature, dove le luci della città si alternano ai paesaggi rurali mozzafiato e le cime innevate del Nord danno il cambio alle sabbie del Sud. Scopri le 5 città da visitare assolutamente durante un viaggio in Giappone.

1. Tokyo

La capitale giapponese è un ottimo riassunto dell’anima del Paese del Sol Levante, dove i grattacieli ultramoderni di Akihbara convivono con i santuari buddisti e shintoisti come il Santuario di Senso Ji.

2. Kyoto

L’antica capitale del Giappone, conosciuta anche come “la città dei mille templi”, è un sito protetto dell’UNESCO. Kyoto è la destinazione migliore per visitare santuari e giardini meravigliosi, come la foresta di bambù di Arashiyama.

3. Osaka

Osaka permette di gustare un Giappone quasi rurale ed è conosciuta per il suo cibo di strada (come il kitsune udon, tipici noodle con tofu) e i teatri Bunraku. A pochi minuti da Osaka si trova la città di Kobe, conosciuta nel mondo per la sua carne pregiata

4. Nara

Se siete amanti della natura, Nara è la città giusta per voi. Nel Parco di Nara potrete stare a contatto con più di 1000 cervi amichevoli che vagano liberi per il parco. Non perdetevi la più grande statua di Buddha in bronzo del Giappone, nel Tempio Tōdai-ji.

5. Hiroshima

Conosciuta principalmente per il suo tragico passato, Hiroshima vanta anche una lunga tradizione legata ai samurai. Vistate l’Hiroshima Peace Memorial Park, per scoprire di più del bombardamento del 1945, e il castello feudale, dove potrete visitare un museo dei samurai e assistere a spettacoli settimanali di samurai.

In GIAPPONE c’è davvero l’imbarazzo della scelta.

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VIAGGIO DI GRUPPO ALLE MALDIVE
ALL INCLUSIVE 2000 €